Pensioni 2019, ecco cosa cambia

  • 25 Ottobre 2018

Cosa prevede la tanto discussa riforma delle pensioni voluta dal Governo Lega-5Stelle?

Con la manovra economica promossa dalla maggioranza "giallo-verde", sarà introdotta una nuova riforma in materia pensionistica che "superi" la contestatissima Legge Fornero, a suo tempo voluta dal Governo Monti (sostenuto in maniera bipartisan all'inizio e poi, col tempo, rinnegato da molti) per "salvare" l'Italia in un periodo di crisi economica, politica e con lo spread oramai fuori controllo.

La modifica Lega-5Stelle. Una delle misure principali riguarda l'introduzione di quota 100, dunque potranno raggiungere il riposo lavorativo coloro i quali avranno compiuto 62 anni di età e versato 38 anni di contributi (che costituisce anche la soglia minima di anzianità di carriera, nel senso che non si potrà andare in pensione con meno anni di contributi, pur avendo un'età superiore ai 62). Salta, invece, la quota 41 (relativa esclusivamente agli anni di contribuzione) perchè troppo costosa e difficilmente sostenibile.

Introdotta nuovamente l'Opzione Donna, elemento che permette alle lavoratrici del settore pubblico e privato di andare in pensione con 35 anni di contributi e 58 anni di età. Bisogna però evidenziare come, chi raggiungerà la pensione con questi requisiti, riceverà un assegno calcolato con il metodo contributivo, operazione che comporta penalizzazioni sensibili (chiaramente da un punto di vista economico) e perciò tende a "disincentivare" i soggetti interessati.

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